mercoledì 25 febbraio 2015

Salvini e la destra a Roma il 28 febbraio 2015 vera prova di dialogo e condivisione.

In tanti a sparare ( specialmente sui social) su Salvini come se il problema fosse lui! Un tempo si approfondivano certe tematiche , si facevano analisi politiche per poter capire questi fenomeni per comprenderne la valenza ed il significato. Nel nulla attuale emerge chi riesce a comunicare alla "pancia" dell'elettorato con messaggi semplici da recepire. Saranno anche argomentazioni un po "rozze " e populistiche ma che , ad ogni modo nella societa' post/ideologica, fanno breccia al pari di ...quelle del Movimento 5 stelle che piano piano perde consensi perche' dopo la protesta non la si percepisce come forza capace di governare .In questo contesto politico si sente sempre piu' bisogno di un destra che sappia far sue determinate aspettative della gente . I vuoti politici vanno riempiti con contenuti spendibili e condivisi con  certe progettualita' che guardino non solo al presente ma anche al futuro. Signori questa e' Politica , cosa diversa da un cartello elettorale privo di contenuti e fabbrica di poltrone! Facciamocele queste domande e diamoci delle risposte . Non possiamo morire renziani . Il 28 febbraio  Salvini insieme a Giorgia Meloni sarà a Roma per una grossa manifestazione a cui sembra presenzierà anche Marine Le Pen. 


Il giovane segretario della Lega Matteo Salvini è riuscito a rinnovare l'armamentario ideologico del Movimento.
Ha allargato i suoi consensi a Destra ( una destra  attualmente divisa , litigiosa e rancorosa) recuperando  voti al sud  anche dai tanti delusi della politica. Per tale ragione fa paura non solo a Renzi ma anche a Grillo.
E' tutto da vedere come si evolverà il "gemellaggio" con la Meloni con la quale Salvini ha un feeling politico . Su cosa si basa?  Su tre punti:
Europa
Fisco
Mare Nostrum e sbarco incontrollato di clandestini.
Una cosa è certa, sarà anche populista ed alquanto velleitario ma il "secondo Matteo" parla chiaro e si fa capire. Bisogna valutare adesso se lo "strappo" di Tosi creerà fibrillazioni di natura politica o sarà l'unica  vera "secessione" operata dalla Lega.

Salvatore Valerio  







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