10 febbraio 2014 ( Giornata del Ricordo)
Sono dieci anni che si ricordano i Martini delle Foibe e le centinaia di migliaia di Italiani di Istria, Fiume, Dalmazia costretti a fuggire dalla" pulizia etnica" posta in essere dai partigiani comunisti di Tito. Molti di essi furono lanciati ancora vivi nelle cavità carsiche (foibe). E' una storia per troppo tempo volutamente e colpevolmente sottaciuta.
In molti dovrebbero inchinarsi e chiedere umilmente scusa a questi nostri connazionali, ci riferiamo non solo alla classe politica di qualche anno addietro per la sua odiosa omertà , ma anche ai cosi detti “ negazionisti”, i contestatori di oggi.
Nel decennale di commemorazione di questa giornata, una particolare attestazione di stima e simpatia spetta a Simone Cristicchi.E’ l’artista che sta portando in giro per l’Italia la tragedia sull’esodo istriano del ’47 e il terribile dramma delle Foibe con lo spettacolo “Magazzino 18″, si ribella alle contestazioni dei centri Sociali e dei gruppi antifascisti al teatro Aurora di Scandicci: «Surreale –dice l’artista – che io debba dare delle spiegazioni a della gente che nemmeno ha avuto il buongusto di vedere lo spettacolo. Facile prendersela con me. Perché non provate a porre le vostre rimostranze direttamente agli esuli istriani fiumani e dalmati? Avreste il coraggio di guardarli in faccia?».
Ci piace riportare questa dichiarazione che facciamo nostra:
«tali contestazioni testimoniano che l’Italia è ormai l’ultimo Paese dell’Occidente avanzato nel quale c’è chi, contro ogni oggettività storica, non si rassegna ad accettare l’evidenza dei crimini commessi in nome del comunismo. Se non si può neppure ricordare una tragedia, ed esprimere parole e sentimenti di pietas per le vittime, allora vuol dire che i residui ideologici sono ancora in grado di ottenebrare le menti e avvelenare la vita pubblica del nostro Paese».
Come ogni anno commemoreremo degnamente con la nostra presenza questa giornata nella Piazza dei Martiri Triestini di Foggia.
Che sia una giornata di ricordo , riflessione ed anche di preghiera.
Salvatore Valerio
Fratelli d’Italia Foggia.
PS: una curiosità . Il Presidente della Repubblica Italiana Giuseppe Saragat il 2 ottobre 1969 conferisce al
Boia comunista Tito un alta onorificenza : quella di CAVALIERE DI GRAN CROCE.
Legge 3/3/1951 n.178 –Ricompensare benemerenze acquisite verso la Nazione in varie
Attività svolte per fini sociali ed (Udite! Udite!) umanitari.
Ogni considerazione ci sembra superflua.
Considerazioni personali nel quotidiano incedere della vita. Contrastare lo stucchevole potere intimidatorio del politically correct che appiattisce tutto al livello più semplice e più basso e tenta di zittire ogni differenza. Contro la globalizzazione dei cervelli.
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