Considerazioni personali nel quotidiano incedere della vita. Contrastare lo stucchevole potere intimidatorio del politically correct che appiattisce tutto al livello più semplice e più basso e tenta di zittire ogni differenza. Contro la globalizzazione dei cervelli.
domenica 8 maggio 2011
In ricordo di mia madre.
Mia madre era una donna particolare per le sue caratteristiche fisiche, quello che si dice una bella donna:capelli biondi non particolarmente alta ma con occhi cerulei e un bel nasino all'insù che ne facevano un tipino dalle caratteristiche somatiche "nordiche"che aveva poco a che vedere con il colorito bruno tipico della tipologia mediterranea da parte di mio padre.
Serbo per lei un dolce ricordo e , nonostante gli anni passati, sento perennemente la sua presenza e ricordo distintamente la sua voce.
Nei momenti particolari mi rivolgo a lei come se fosse ancora in vita sicuro che mi stia ascoltando.
Ciao Mamma , ricordi come ti piaceva questa poesia?
Vedevo i tuoi occhi lucidi ogni qual volta la recitavo, tanto da farmi credere bravo nella recitazione al pari di un piccolo "Vittorio Gasman".
Te la dedico sicuro che ti farà piacere:
A mia madre
Non sempre il tempo la beltà cancella
o la sfioran le lacrime e gli affanni
mia madre ha sessant'anni e più la guardo
e più mi sembra bella.
Non ha un accento, un guardo, un riso
che non mi tocchi dolcemente il cuore.
Ah se fossi pittore, farei tutta la vita
il suo ritratto.
Vorrei ritrarla quando inchina il viso
perch'io le baci la sua treccia bianca
e quando inferma e stanca,
nasconde il suo dolor sotto un sorriso.
Ah se fosse un mio prego in cielo accolto
non chiederei al gran pittore d'Urbino
il pennello divino per coronar di gloria
il suo bel volto.
Vorrei poter cangiar vita con vita,
darle tutto il vigor degli anni miei
Vorrei veder me vecchio e lei...
dal sacrificio mio ringiovanita!
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