Considerazioni personali nel quotidiano incedere della vita. Contrastare lo stucchevole potere intimidatorio del politically correct che appiattisce tutto al livello più semplice e più basso e tenta di zittire ogni differenza. Contro la globalizzazione dei cervelli.
venerdì 13 giugno 2008
La clinica Santa Rita di Milano e i medici.
La mia mente non riesce a darsi pace per i gravissimi fatti di questi giorni
che hanno visto coinvolti i medici della struttura privata Santa Rita:inchiesta dei pm Grazia Pradella e Tiziana Siciliano che ha portato alla luce 91 episodi di truffa, lesioni e anche, secondo l'accusa, omicidi volontari ai danni di alcuni pazienti anziani.
Chi vi scrive fa parte del variegato mondo della Sanità e se
si dovessero ravvisare in qualche medico delle responsabilità bisogna che si vada
giù duro, anche per salvaguardare l'immagine di tanti medici,operatori sanitari,etc che svolgono quotidianamente con la massima onestà e competenza il proprio delicato
lavoro. Mentre alla clinica Santa Rita accadevano tutti questi "fatti strani" leggevo che da una ricerca dell'università di Chicago è emerso che nei medici l'area celebrare associata all'empatia è poco attiva e questo li renderebbe insensibili al dolore a cui assistono. Evidentemente potrebbe essere questa la spiegazione dei
comportamenti diciamo così, "poco professionali", che qualcuno ritiene anche crudeli, dei medici del Santa Rita su alcuni pazienti anziani.
Di contro sono sempre più numerosi i camici bianchi per i quali la sofferenza dei
pazienti è causa di gravi stress chiamata sindrome del burn-out.
Cosa succede in questo più umano gruppo di professionisti?
Studiano approfondendo le proprie conoscenze sulla malattia che riscontrano nella persona che stanno curando e, allo stesso tempo, ascoltano quella persona vivendo insieme a lei la storia di malattia condividendo emozioni e paure.
Tale posizione pare non sia da tutti condivisa in quanto logora e peggiora la loro
qualità di vita.Meglio essere dalla parte giusta e non "dall'altra parte". Salvo poi
accorgersi, anziani o malati e a ruolo invertito, di quanto siano dolorosi certi
atteggiamenti e di quanti problemi in più nascano dall'incapacità di farsi carico
del dolore altrui.Ci sono molti medici e troppi laureati in medicina:sono persone
certamente molto diverse.
(grazie al Dottor Paolo Cornaglia Ferraris (medico) per alcuni spunti dati)
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