domenica 23 ottobre 2011

Le case...chiuse.


Faccio tanti chilometri con la mia macchina per lavoro.Spesso ammiro delle belle ragazze che vendono amore o se vogliamo essere obiettivi , il proprio corpo.

Queste donne mi provocano una sensazione mista di pena e sofferenza, perchè percepisco spesso nei loro sguardi un velo di triste rassegnazione per il loro stato.

Mi rendo conto che è un argomento scabroso , delicato e talvolta scioccante.

Mi vengono certe considerazioni che cercherò di esternare.

Comunitarie, extra comunitarie e italiane anche loro nascono vergini ed innocenti.

Nell'adolescenza sognano di incontrare l'uomo della loro vita, quello per intenderci che un tempo veniva chiamato "il Principe Azzurro", possibilmente ricco, bello, intelligente.Sposarsi, avere dei figli (che da grandi diventeranno famosi) vivere in una bella casa...

Ma poi che succede?

Qualcosa certamente succede...se in tante esplicano il lavoro "più antico del mondo".

La povertà e quindi il sostentamento, ad esempio potrebbe essere una delle cose più importanti che spinge queste "persone" alla prostituzione.

Non voglio commettere l'errore di dare un giudizio morale alla cosa.

LA PROSTITUZIONE IN SE' E' "NEUTRA".

DIVENTA UNA COSA ORRIBILE SOLO SE E' FRUTTO DI COSTRIZIONE E SFRUTTAMENTO e se si esplica in situazioni indegne per un essere umano.

Sul ciglio di una strada per esempio non penso sia il massimo...

Perfino nell'Antico Testamento non si esprimevano giudizi morali sulle prostitute.Il re Salomone fornisce il proprio consiglio a due di queste circa la custodia di un bambino, come avrebbe fatto con qualunque altro suddito.

I clienti delle prostitute non vengono minimamente giudicati male tanto che "Il libro dei Giudizi" (16:1) descrive come un fatto naturale la visita di Sansone alla meretrice di Gaza.

Non penso si possa sopprimere, ci è sempre stata dagli albori dell'umanità.

S. Agostino affermava che sopprimere la prostituzione significherebbe sconvolgere la società.

Diamo almeno a queste donne una maggiore dignità nell'espletamento di tale lavoro.

Paghino le tasse come tutti e siano controllate periodicamente dal punto di vista sanitario.

Riapriamo le case chiuse!

(S.V.)

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Perchè io sono la prima e l'ultima,

Io sono la venerata e la disprezzata,

Io sono la prostituta e la santa,

Io sono la sposa e la vergine,

Io sono la mamma e la figlia,

Io sono le braccia di mia madre

Io sono la sterile, eppure sono numerosi i miei figli.

Io sono la donna sosata e la nubile,

Io sono colei che dà la luce e colei che non ha mai procreato,

Io sono la consolazione dei dolori del parto.

Io sono la sposa e lo sposo,

E fu il mio uomo che mi creò.

Io sono la madre di mio padre,

Io sono la sorella di mio marito,

Ed egli è il mio figliolo respinto,

Rispettatemi sempre,

Perchè io sono la scandalosa e la magnifica.



(Inno a Iside, sec.III -IV , ritrovato a Nag Hammadi)

venerdì 23 settembre 2011

Vorrei vivere.

Vorrei vivere in una città ordinata.



Vorrei vivere in una città pulita.



Vorrei vivere in una città non degradata.



Vorrei vivere in una città dove regni il senso civico.



Vorrei vivere in una città dove la "cultura" non sia un optional.



Vorrei vivere in una città dove il verde viene recepito come un valore aggiunto alla qualità di vita.



Vorrei vivere in una città dove non si tartassino gli automobilisti con le strisce blu , con la scusa di

"disincentivare il traffico".



Vorrei vivere in una città dove si potenzino i trasporti pubblici per poter "disincentivare il traffico.



Vorrei vivere in una città dove si possa usufruire, al pari di tante città ,del Bike Sharing,per "disincentivare il

traffico".



Vorrei vivere in una città dove il cittadino consideri la Tarsu come una tassa di natura "etica" e non ( come è

in realtà) una vessazione, in quanto l'Ente predisposto ad




incamerare la tassa non fa il proprio dovere (normale raccolta dei rifiuti ) e l'aumenta anche in maniera

scriteriata.



Vorrei vivere in una città dove funzioni l'Aereoporto.



Vorrei vivere in una città che abbia un bel Teatro che per poter essere messo a norma non occorrino decenni.



Vorrei vivere in una città che abbia il suo principale luogo di culto cristiano (la cattedrale), finalmente usufruibile.



Vorrei vivere in una città dove "il mattone" non venga considerato come unica via di sviluppo.



Vorrei vivere in una città dove i politici si accollino le proprie responsabilità facendo "mea culpa" su tutto questo "squallore" causato dalla loro inefficace azione amministrativa.



Vorrei vivere in una città dove se vengono stanziati per una riqualificazione della stessa,diversi milioni di euro,questi non vengano persi per "disattenzioni".



Vorrei vivere in una città dove ognuno di noi possa dire ai propri figli , rimanete qui, non andate via!



Vorrei vivere quel tanto che basta per poter vedere ...un'altra città.



Salvatore Valerio

sabato 10 settembre 2011

Dieci anni dopo.


Fuori da ogni retorica e sicuro di interpetrare il sentimento di umana pietà di ognuno di Voi desidero invitarVi alla preghiera per questi morti .Una preghiera accompagnata da una riflessione:
l'11 settembre non è stato solo un attacco "simbolico contro il sistema occidentale" ma è stata un offesa verso tutta l'umanità.


Sotto l'elenco dei caduti.


http://edition.cnn.com/SPECIALS/2001/memorial/lists/by-name/index.html

giovedì 8 settembre 2011

Settembre...


Settembre, tempo di bilanci, tempo di riflessioni.E' proprio in questo periodo dell'anno che ci coglie una sorta di malinconia. Niente di strano, o di patologico. Penso che nei nostri periodi di malinconia si plasmino i pensieri più belli e più profondi della nostra vita a questa malinconia fanno compagnia brevi istanti di insicurezza.

domenica 4 settembre 2011

Ripartiamo!


Seguiamo con molta attenzione ed interesse il panorama editoriale locale.

In un contesto cittadino degradato come quello di Foggia, chi si aspetta giornalisti d'assalto che con fare professionale "fanno le pulci" agli uomini delle Istituzioni , talune volte anche con delle "salutari" provocazioni , rimarrà deluso.

Più volte ci siamo chiesti il perchè . Risulta essere ovvio che la linea editoriale la sceglie l'editore che mette fuori i soldi, ma vorremmo (forse chiediamo troppo?) che quando non si amministra bene , quando gli ascensori del comune non funzionano,quando l'immondizia non viene raccolta,quando una festa patronale da sempre considerata un evento importante per la comunità locale, diventa meno di una festa di quartiere, quanto manca per gli sfortunati che rimangono in città qualsiasi elementare forma di aggregazione sociale (teatro, musica, cinema) e quelle poche oasi di verde e di fresco vengono lasciati in mano a vandali, bisogna denunciare e non essere "buonisti" a tutti i costi; essere "forti" ed anche aggressivi se occorre.

Facciamo queste considerazioni in un momeno in cui il cittadino è confuso ,rassegnato spesso indifferente (abbiamo già scritto a riguardo).Il paradosso è che se da un lato c'è un rifiuto della politica , quella dei partiti, dall'altra c'è un pullulare di gruppi non solo virtuali sui social network , ma reali . Una sorta di " fermento civico" che rappresenta il più alto senso di partecipazione e senso di appartenenza ad una comunità maltrattata mal gestita, mal amministrata:cioè la vera Politica. C'è un pericolo però , cioè che questi gruppi si vogliano sostituire ai partiti,invece , a nostro modesto avviso, dovrebbero essere considerati come pungolo , o come strumento di proposta, di riflessione sugli umori del cittadino e da prendere in seria considerazione da parte dagli stessi partiti.

Ma avremo modo di riaparlarne.

Dice il Sindaco Mongelli :"C'è bisogno di coscienza civica"! Giusto, talvolta è anche lo scarso senso civico la mancanza di educazione civica del cittadino che amplifica certe situazioni di degrado, ma al Sindaco Mongelli vorremmo ricordare la famosa " teoria delle finestre rotte" tanto cara al sindaco di New York Giuliani negli anni 90. Ma cosa sostiene questa teoria?

La teoria proviene dall'esempio - appunto - della finestra rotta: se in un quartiere un teppista spacca una finestra, e nessuno la aggiusta, è molto probabile che ben presto qualcun altro faccia lo stesso se non peggio, dando così inizio ad una spirale distruttiva.(fonte wikipedia)

A Foggia non c’è nessuno che controlla;Vigili urbani in giro non se ne vedono; se si rompono altri vetri, non c’è un prezzo da pagare, non ci saranno conseguenze indesiderabili.I vetri rotti sono la metafora per i mille modi in cui possono disgregarsi le norme comportamentali del vivere civile . Se uno fa dei graffiti sul muro, ne seguiranno altri. Se un mendicante aggressivo comincia ad operare in una zona , ne arriveranno altri.Se c'è qualcuno che in maniera estemporanea si insedia in pianta stabile sul suolo pubblico a vendere la frutta , ne verranno altri e via discorrendo.

Al capo dell'Amministrazione Provinciale vorremmo fare tante domande che vanno dalla sua gestione amministrativa, a cosa ne pensa sulla soppressione delle province e cosa ne pensa sui "doppi" incarichi.

Al Governatore Vendola fare tante domande sulla gestione della Sanità Pugliese e cosa pensa della "Sanità Service".

In altri termini ci aspetta una stagione importante .Diamoci da fare e prepariamoci .Sarà impegnativo e difficile.


Ma come dice Marguerite Duras

Il difficile non è raggiungere qualcosa, è liberarsi dalla condizione in cui si è.

Salvatore Valerio
Presidente del laboratorio di evoluzione politica e delle idee.

domenica 28 agosto 2011

Sciopero dei calciatori? No, grazie non mi piace, e non giustifico.


Non tutti i calciatori sono milionari :è vero! Non tutti i calciatori si chiamano Ibrahimovic, Del Piero,Totti....Poi, a quanto pare, ci sono delle situazioni ai limiti della legalità, e queste cose vanno combattute per la tutela della legalità stessa oltre alla tutela e alle giuste rivendicazioni da parte di persone.

Ma, di qui, a far emergere la categoria dei calciatori, come una categoria disagiata , maltrattata,malpagata ce ne passa. Mi spiace ma a me non piace proprio questa presa di posizione(blocco del campionato, sciopero che dir si voglia) dell'associazione dei calciatori. Non voglio fare il solito discorso più o meno populista su coloro che non lavorano, su coloro che guadagnano mille euro al mese tirando "la carretta" , ma voglio andare oltre. C'è gente meravigliosa che dedica una vita allo studio ed approfondimenti medico scientifici per poter debellare malattie, o curare pazienti con patologie incurabili senza tante storie e spesso con pochi danari o con fondi della ricerca veramente risisbili.

E' a queste persone silenziose che studiano, lavorano per il bene di noi tutti che ora va il mio pensiero...che Dio gli aiuti nei loro sacrifici....



Chiudo con una provocazione: cerchiamo di capire , come lavoratori, del motivo per il quale c'è stata la sppressione dell'art. 8......

Salvatore Valerio

Presidente del Laboratorio di evoluzione Politica e delle idee.

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