La politica foggiana vista da Bari
I foggiani devono essere “cacciati per definizione”. Dalla lettura delle intercettazioni tra il capo di Gabinetto di Nichi Vendola, Francesco Manna, e del senatore Alberto Tedesco viene fuori il “peso” dei consiglieri foggiani a Bari. Roba da far percepire il termine “foggianesimo” come un romantico retaggio di una terra che in passato ha saputo chiedere al governo regionale. Nei colloqui confidenziali tra i due, viene facile l’accostamento ad un periodo particolarmente difficile per le coste pugliesi: lo sbarco degli albanesi negli anni Novanta. Sembra una forzatura, ma non lo è. Le carte dell’ordinanza del gip barese Desirèe Digeronimo nell’ambito della maxinchiesta sulla sanità pugliese parlano chiaro.
I due ridono
Manna: Appunto, appunto. Sono le comunicazioni spontanee che anche il codice consente. Vabbè insomma i problemi si sa, qua si sono presentati spontaneamente tutti i foggiani…
Tedesco: Caccia a tutti. Quando vedete uno di Foggia dovete cacciarlo, per definizione
Manna: Tutti insieme?
Tedesco: Tutti insieme!
Manna: Quindi ci vogliono i gommoni dall’Albania, guarda
Tedesco: E… senti a me, non cambiamo, non cambiamo rotta. Lo ho detto pure a Sannicandro (Arcangelo, consigliere regionale e sponsor di Antonio Di Biase e della Sanitaservice), solo che Sannicandro si vuole salvare troppe cose (sovrapposizione di voci) di salvare… Noi andiamo sulla strada facciamo il direttore generale, confermiamo il direttore sanitario, direttore amministrativo…
Manna: Sì
Questo è il quadro in cui viene messa in piedi la “più grande assunzione di massa”, quella che, grazie alle stabilizzazioni del personale precario e degli ex dipendenti delle cooperative private, ha permesso al leader di SeL di vincere le elezioni del 2010. Prima della ritrovata verginità del “corso per i nuovi manager della sanità pugliese” e della sentenza della Corte costituzionale che ha bocciato le leggi regionali sulle stabilizzazioni.
Tedesco: Poi dobbiamo sistemare solo Iuppa (Federico, direttore sanitario all’ospedale Lastaria di Lucera ed ex sub-commissario Asl) perché Inchingolo (Savino, ex vice dell’allora commissario straordinario Donato Troiano adesso braccio destro di Castrignanò) fa il sostenuto e non vuole andare da nessuna parte
Manna: Sì, per adesso, poi dopo vediamo
Tedesco: E poi dopo vediamo dove cazzo…
Manna: Daniello (ex direttore amministrativo dell’Asl, vicina a Sannicandro), Daniello e Trevisani (forse Leonardo Trivisano, attuale direttore sanitario dell'Asl Fg) confermati, Iuppa lo mandiamo al Civ
Tedesco: E Iuppa lo mandiamo al coso al Civ
Manna: Lo mandiamo al Civ, ci chiamiamo Lonigro (Pino, socialista di SeL) e gli diciamo… complimenti
Tedesco: E ti abbiamo dato una cosa che neanche tu ti aspettavi
Manna: Esatto, alla Sanitaservice confermiamo Di Biase e stiamo apposto. A Lecce come direttore amministrativo, che si fa?
Tedesco: Come direttore amministrativo, se voi siete d’accordo io cerco un direttore amministrativo per Taranto e mandiamo Castrignanò
Manna: Castrignanò. Un direttore amministrativo per Taranto che però deve essere al livello di Castr… Dopodiché che si fa su Sanapo (Franco, direttore sanitario Asl Lecce)?
Tedesco: E’ questo il problema, Francè… io con te parlo chiaro lo sai!
Manna: Figurati
Tedesco: Secondo me è un errore mante… io capisco tutto, la malattia del figlio ma non è che possiamo valutare il fatto che abbiamo mezza Asl o tutta l’Asl in subbuglio con il fatto che a quello gli è venuta la malattia al figlio…
Manna: Figurati e che cosa potremmo dargli in cambio a Sanapo?
Tedesco: Che cosa gli possiamo dare?
Manna: Secondo me il Civ del Policlinico di Bari
Tedesco: No, e là sta Livrea, no, non facciamo che al Policlinico è troppo importante
Manna: Ah già, là c’è Livrea è una cosa seria
Tedesco: Gli dobbiamo dare, aspetta fammici pensare (ride) fammici pensare…
Manna: Qua dobbiamo comporre tutto, capito?
Comporre tutto il quadro del management che è stato al centro di tanti scandali locali nelle sei province pugliesi. Come una scacchiera dove ogni pedina ha già assegnata la propria casella, e non può scostarsi fino al movimento della mano del giocatore. Ad un certo punto si parla addirittura di Inchingolo all’Ares, ma è solo una proposta buttata lì, tra una chiacchiera e l’altra sul futuro della sanità pugliese. L’importante è che i foggiani rimangano fuori dalle decisioni più importanti.
Manna: Il presidente domani non c’è
Tedesco: Non c’è?
Manna: Il presidente torna martedì
Tedesco: Martedì, però non gli dobbiamo fare, non dobbiamo far trapelare niente, non dobbiamo…
Manna: Io… questo schema lo sappiamo io e te perché io ho fatto, diciamo così opere di con… fino ad ora ho parlato per mezz’ora di commissariamento con i foggiani quindi…
Tedesco: uhm, uhm, uhm
Manna: Diciamo… ho fatto operazioni di tutti i tipi. I foggiani il loro principale problema è confermare la Daniello, perché non la vogliono
Tedesco: No, lo so, non hanno tutti i torti, ora detto tra me e te, proprio visto che ci stiamo dicendo tutto, però siccome Sannicandro si è molto affezionato e pensa che sia…
Manna: Non hanno tutti i torti
Tedesco: la puntella di Oleandro
Manna: Ma non hanno neanche tutte le ragioni
Tedesco: No, no, loro hanno ragioni pessime però…
Manna: E appunto
Tedesco: Guardato dal nostro punto di vista, quello tuo e quello mio, se la cambieremmo non faremmo male però mi rendo conto che non la possiamo cambiare
Manna: No, perché diamo un segnale che…
Tedesco: Appunto, ho capito, ho capito tutto, non mi devi dire altro
Manna: Eh, vabbè, vediamo un poco questa cosa di…
Tedesco: Ti trovo questo direttore amministrativo di Taranto…
Così nasce Castrignanò dg all’Asl di Foggia, il manager “più funzionale” alle logiche della politica barese. Non è un caso che, durante le intercettazioni, emerga la richiesta di Castrignanò di avere un “margine di autonomia”. Ma non solo. Ad entrare nel dibattito, anche le sorte della dirigenza degli Ospedali Riunuti, un’altra roccaforte da controllare ad ogni costo.
Tedesco: Oh, invece sto avendo una serie di telefonate naturalmente da tutto il mondo…
Manna: Foggiano!
Tedesco: Foggiano! Che vogliono sapere sia per l’Asl sia per gli Ospedali Riuniti che cosa accade adesso per i secondi livelli diciamo?
Manna: Sì! Vabbè certo! Vabbè, l’operazione…, Fuiano (Gaetano, attuale direttore amministrativo degli OO.RR., che ha sostituito il dimissionario Giuseppe Cordisco) lo dobbiamo fare per forza, il presidente si è impegnato!
Tedesco: Ed io gli dirò anche questo a Moretti (direttore generale)
Manna: (annuisce)
Tedesco: Che Fuiano… che Cordisco va tolto e va messo Fu… va messo Fuiano!
Manna: Eh! Mentre sanitario loro chi hanno?
Tedesco: No! Sul… il sanitario (Deni Aldo Procaccini) è bravo e non lo possiamo togliere! No! È bravo è uno che funziona! Invece sulla cosa, sulla Asl ehhhh, coso Castrignanò mi ha detto che voi gli avevate dato un certo margine di autonomia nelle scelte?
Manna: Sì! Di proposta per lo meno
Tedesco: (annuisce)
Manna: Anche se mi avete fatto la proposta di Battista (Antonio, direttore medico di presidio), che non sta né in cielo né in terra diciamo!
Tedesco: No, ma infatti io gliel’ho detto! Ho detto, innanzi tutto gliel’ho sconsigliato Battista perché è tutto fumo e niente arrosto!
Manna: omissis…
Tedesco: Se a Colasanto gli togliamo…, gli togliamo? Colacicco (ex direttore sanitario all’Asl Fg, il quale ha poi raggiunto proprio Colasanto all’Asl Bari)?
Manna: Eh! Bravo, Colacicco!
Tedesco: Eh, ma se a Colasanto gli togliamo pure altra gente, Colasanto...! Ci manda affanculo!
Pubblicato da Michele Iula (giornalista)
Considerazioni personali nel quotidiano incedere della vita. Contrastare lo stucchevole potere intimidatorio del politically correct che appiattisce tutto al livello più semplice e più basso e tenta di zittire ogni differenza. Contro la globalizzazione dei cervelli.
domenica 13 novembre 2011
domenica 23 ottobre 2011
Le case...chiuse.

Faccio tanti chilometri con la mia macchina per lavoro.Spesso ammiro delle belle ragazze che vendono amore o se vogliamo essere obiettivi , il proprio corpo.
Queste donne mi provocano una sensazione mista di pena e sofferenza, perchè percepisco spesso nei loro sguardi un velo di triste rassegnazione per il loro stato.
Mi rendo conto che è un argomento scabroso , delicato e talvolta scioccante.
Mi vengono certe considerazioni che cercherò di esternare.
Comunitarie, extra comunitarie e italiane anche loro nascono vergini ed innocenti.
Nell'adolescenza sognano di incontrare l'uomo della loro vita, quello per intenderci che un tempo veniva chiamato "il Principe Azzurro", possibilmente ricco, bello, intelligente.Sposarsi, avere dei figli (che da grandi diventeranno famosi) vivere in una bella casa...
Ma poi che succede?
Qualcosa certamente succede...se in tante esplicano il lavoro "più antico del mondo".
La povertà e quindi il sostentamento, ad esempio potrebbe essere una delle cose più importanti che spinge queste "persone" alla prostituzione.
Non voglio commettere l'errore di dare un giudizio morale alla cosa.
LA PROSTITUZIONE IN SE' E' "NEUTRA".
DIVENTA UNA COSA ORRIBILE SOLO SE E' FRUTTO DI COSTRIZIONE E SFRUTTAMENTO e se si esplica in situazioni indegne per un essere umano.
Sul ciglio di una strada per esempio non penso sia il massimo...
Perfino nell'Antico Testamento non si esprimevano giudizi morali sulle prostitute.Il re Salomone fornisce il proprio consiglio a due di queste circa la custodia di un bambino, come avrebbe fatto con qualunque altro suddito.
I clienti delle prostitute non vengono minimamente giudicati male tanto che "Il libro dei Giudizi" (16:1) descrive come un fatto naturale la visita di Sansone alla meretrice di Gaza.
Non penso si possa sopprimere, ci è sempre stata dagli albori dell'umanità.
S. Agostino affermava che sopprimere la prostituzione significherebbe sconvolgere la società.
Diamo almeno a queste donne una maggiore dignità nell'espletamento di tale lavoro.
Paghino le tasse come tutti e siano controllate periodicamente dal punto di vista sanitario.
Riapriamo le case chiuse!
(S.V.)
.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-
Perchè io sono la prima e l'ultima,
Io sono la venerata e la disprezzata,
Io sono la prostituta e la santa,
Io sono la sposa e la vergine,
Io sono la mamma e la figlia,
Io sono le braccia di mia madre
Io sono la sterile, eppure sono numerosi i miei figli.
Io sono la donna sosata e la nubile,
Io sono colei che dà la luce e colei che non ha mai procreato,
Io sono la consolazione dei dolori del parto.
Io sono la sposa e lo sposo,
E fu il mio uomo che mi creò.
Io sono la madre di mio padre,
Io sono la sorella di mio marito,
Ed egli è il mio figliolo respinto,
Rispettatemi sempre,
Perchè io sono la scandalosa e la magnifica.
(Inno a Iside, sec.III -IV , ritrovato a Nag Hammadi)
venerdì 30 settembre 2011
venerdì 23 settembre 2011
Vorrei vivere.
Vorrei vivere in una città ordinata.
Vorrei vivere in una città pulita.
Vorrei vivere in una città non degradata.
Vorrei vivere in una città dove regni il senso civico.
Vorrei vivere in una città dove la "cultura" non sia un optional.
Vorrei vivere in una città dove il verde viene recepito come un valore aggiunto alla qualità di vita.
Vorrei vivere in una città dove non si tartassino gli automobilisti con le strisce blu , con la scusa di
"disincentivare il traffico".
Vorrei vivere in una città dove si potenzino i trasporti pubblici per poter "disincentivare il traffico.
Vorrei vivere in una città dove si possa usufruire, al pari di tante città ,del Bike Sharing,per "disincentivare il
traffico".
Vorrei vivere in una città dove il cittadino consideri la Tarsu come una tassa di natura "etica" e non ( come è
in realtà) una vessazione, in quanto l'Ente predisposto ad
incamerare la tassa non fa il proprio dovere (normale raccolta dei rifiuti ) e l'aumenta anche in maniera
scriteriata.
Vorrei vivere in una città dove funzioni l'Aereoporto.
Vorrei vivere in una città che abbia un bel Teatro che per poter essere messo a norma non occorrino decenni.
Vorrei vivere in una città che abbia il suo principale luogo di culto cristiano (la cattedrale), finalmente usufruibile.
Vorrei vivere in una città dove "il mattone" non venga considerato come unica via di sviluppo.
Vorrei vivere in una città dove i politici si accollino le proprie responsabilità facendo "mea culpa" su tutto questo "squallore" causato dalla loro inefficace azione amministrativa.
Vorrei vivere in una città dove se vengono stanziati per una riqualificazione della stessa,diversi milioni di euro,questi non vengano persi per "disattenzioni".
Vorrei vivere in una città dove ognuno di noi possa dire ai propri figli , rimanete qui, non andate via!
Vorrei vivere quel tanto che basta per poter vedere ...un'altra città.
Salvatore Valerio
Vorrei vivere in una città pulita.
Vorrei vivere in una città non degradata.
Vorrei vivere in una città dove regni il senso civico.
Vorrei vivere in una città dove la "cultura" non sia un optional.
Vorrei vivere in una città dove il verde viene recepito come un valore aggiunto alla qualità di vita.
Vorrei vivere in una città dove non si tartassino gli automobilisti con le strisce blu , con la scusa di
"disincentivare il traffico".
Vorrei vivere in una città dove si potenzino i trasporti pubblici per poter "disincentivare il traffico.
Vorrei vivere in una città dove si possa usufruire, al pari di tante città ,del Bike Sharing,per "disincentivare il
traffico".
Vorrei vivere in una città dove il cittadino consideri la Tarsu come una tassa di natura "etica" e non ( come è
in realtà) una vessazione, in quanto l'Ente predisposto ad
incamerare la tassa non fa il proprio dovere (normale raccolta dei rifiuti ) e l'aumenta anche in maniera
scriteriata.
Vorrei vivere in una città dove funzioni l'Aereoporto.
Vorrei vivere in una città che abbia un bel Teatro che per poter essere messo a norma non occorrino decenni.
Vorrei vivere in una città che abbia il suo principale luogo di culto cristiano (la cattedrale), finalmente usufruibile.
Vorrei vivere in una città dove "il mattone" non venga considerato come unica via di sviluppo.
Vorrei vivere in una città dove i politici si accollino le proprie responsabilità facendo "mea culpa" su tutto questo "squallore" causato dalla loro inefficace azione amministrativa.
Vorrei vivere in una città dove se vengono stanziati per una riqualificazione della stessa,diversi milioni di euro,questi non vengano persi per "disattenzioni".
Vorrei vivere in una città dove ognuno di noi possa dire ai propri figli , rimanete qui, non andate via!
Vorrei vivere quel tanto che basta per poter vedere ...un'altra città.
Salvatore Valerio
sabato 10 settembre 2011
Dieci anni dopo.

Fuori da ogni retorica e sicuro di interpetrare il sentimento di umana pietà di ognuno di Voi desidero invitarVi alla preghiera per questi morti .Una preghiera accompagnata da una riflessione:
l'11 settembre non è stato solo un attacco "simbolico contro il sistema occidentale" ma è stata un offesa verso tutta l'umanità.
Sotto l'elenco dei caduti.
http://edition.cnn.com/SPECIALS/2001/memorial/lists/by-name/index.html
giovedì 8 settembre 2011
Settembre...

Settembre, tempo di bilanci, tempo di riflessioni.E' proprio in questo periodo dell'anno che ci coglie una sorta di malinconia. Niente di strano, o di patologico. Penso che nei nostri periodi di malinconia si plasmino i pensieri più belli e più profondi della nostra vita a questa malinconia fanno compagnia brevi istanti di insicurezza.
domenica 4 settembre 2011
Ripartiamo!

Seguiamo con molta attenzione ed interesse il panorama editoriale locale.
In un contesto cittadino degradato come quello di Foggia, chi si aspetta giornalisti d'assalto che con fare professionale "fanno le pulci" agli uomini delle Istituzioni , talune volte anche con delle "salutari" provocazioni , rimarrà deluso.
Più volte ci siamo chiesti il perchè . Risulta essere ovvio che la linea editoriale la sceglie l'editore che mette fuori i soldi, ma vorremmo (forse chiediamo troppo?) che quando non si amministra bene , quando gli ascensori del comune non funzionano,quando l'immondizia non viene raccolta,quando una festa patronale da sempre considerata un evento importante per la comunità locale, diventa meno di una festa di quartiere, quanto manca per gli sfortunati che rimangono in città qualsiasi elementare forma di aggregazione sociale (teatro, musica, cinema) e quelle poche oasi di verde e di fresco vengono lasciati in mano a vandali, bisogna denunciare e non essere "buonisti" a tutti i costi; essere "forti" ed anche aggressivi se occorre.
Facciamo queste considerazioni in un momeno in cui il cittadino è confuso ,rassegnato spesso indifferente (abbiamo già scritto a riguardo).Il paradosso è che se da un lato c'è un rifiuto della politica , quella dei partiti, dall'altra c'è un pullulare di gruppi non solo virtuali sui social network , ma reali . Una sorta di " fermento civico" che rappresenta il più alto senso di partecipazione e senso di appartenenza ad una comunità maltrattata mal gestita, mal amministrata:cioè la vera Politica. C'è un pericolo però , cioè che questi gruppi si vogliano sostituire ai partiti,invece , a nostro modesto avviso, dovrebbero essere considerati come pungolo , o come strumento di proposta, di riflessione sugli umori del cittadino e da prendere in seria considerazione da parte dagli stessi partiti.
Ma avremo modo di riaparlarne.
Dice il Sindaco Mongelli :"C'è bisogno di coscienza civica"! Giusto, talvolta è anche lo scarso senso civico la mancanza di educazione civica del cittadino che amplifica certe situazioni di degrado, ma al Sindaco Mongelli vorremmo ricordare la famosa " teoria delle finestre rotte" tanto cara al sindaco di New York Giuliani negli anni 90. Ma cosa sostiene questa teoria?
La teoria proviene dall'esempio - appunto - della finestra rotta: se in un quartiere un teppista spacca una finestra, e nessuno la aggiusta, è molto probabile che ben presto qualcun altro faccia lo stesso se non peggio, dando così inizio ad una spirale distruttiva.(fonte wikipedia)
A Foggia non c’è nessuno che controlla;Vigili urbani in giro non se ne vedono; se si rompono altri vetri, non c’è un prezzo da pagare, non ci saranno conseguenze indesiderabili.I vetri rotti sono la metafora per i mille modi in cui possono disgregarsi le norme comportamentali del vivere civile . Se uno fa dei graffiti sul muro, ne seguiranno altri. Se un mendicante aggressivo comincia ad operare in una zona , ne arriveranno altri.Se c'è qualcuno che in maniera estemporanea si insedia in pianta stabile sul suolo pubblico a vendere la frutta , ne verranno altri e via discorrendo.
Al capo dell'Amministrazione Provinciale vorremmo fare tante domande che vanno dalla sua gestione amministrativa, a cosa ne pensa sulla soppressione delle province e cosa ne pensa sui "doppi" incarichi.
Al Governatore Vendola fare tante domande sulla gestione della Sanità Pugliese e cosa pensa della "Sanità Service".
In altri termini ci aspetta una stagione importante .Diamoci da fare e prepariamoci .Sarà impegnativo e difficile.
Ma come dice Marguerite Duras
Il difficile non è raggiungere qualcosa, è liberarsi dalla condizione in cui si è.
Salvatore Valerio
Presidente del laboratorio di evoluzione politica e delle idee.
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