mercoledì 31 luglio 2024

Si può parlare solo di caduta di stile?



Per poter parlare di caduta di stile si presuppone che chi si è reso colpevole di tutto ciò, 
conosca di cosa si sta parlando. Del resto chiedere stile all'autore di un programma come "affari tuoi" significa chiedere la luna nel pozzo. 
L'autore di tal programma RAI (Riccardo Cassini) per far sorridere qualche antimeloniano ha scelto la maniera più vergognosa per farlo. C'è non solo il livore ideologico , ma un qualcosa di più grave che coinvolge una bambina, un minore che non ha nulla a che spartire con ciò che l'autore del post vuol comunicare.  Riccardo Cassini hai fatto proprio una figura di m.!

@salvatorevalerio
    


 

martedì 23 luglio 2024

Foggia. Una corona commemorativa assente nel giorno delle celebrazioni del 22 luglio '43.

           

Considerazioni personali il giorno dopo le celebrazioni dei tragici bombardamenti del '43 .

Il simbolo del Monumento ai Caduti di piazzale Italia non è stato doverosamente omaggiato da una corona d'alloro commemorativa.
Era consuetudine da diversi anni deporre a nome del Comune, una corona in presenza di rappresentanze militari, civili e religiose.
La scelta legittima della Sindaca è stata di spostare la celebrazione alla Stazione Ferroviaria teatro di scene strazianti che videro morire in maniera atroce centinaia di nostri concittadini intrappolati
nel sottopassaggio.
Sicuro di interpretare il pensiero di tanti foggiani, penso che sarebbe stato più idoneo celebrare in entrambi i luoghi un evento così importante e drammatico che ha segnato la storia della città di Foggia. 
@salvatorevalerio



domenica 21 luglio 2024

Una data tragica per Foggia: 22 luglio 1943.

di Salvatore Valerio


C'è una fitta bibliografia a riguardo, ma  ricordare ciò che avvenne ci sembra doveroso.

Doveroso sempre onorare il ricordo di tanti civili, nostri concittadini che persero la vita in quei tragici giorni del 1943.  

 

Nei giorni precedenti , le incursioni aeree non furono che un piccolo

assaggio di ciò che accadde il 22 luglio di 81 anni fa.

Uno dei luoghi simbolo del disastro o per meglio dire "della morte che venne dal cielo" è senza dubbio la Stazione Ferroviaria di Foggia, allora importante snodo per il trasporto di uomini e mezzi .

Quella mattina era particolarmente affollata, vi erano anche tanti richiamati al servizio militare provenienti dalla provincia e diretti al Distretto Militare.

L'orologio segnava le 9,43 quando iniziarono a cadere le prime bombe sganciate dai 71 bombardieri americani . La scelta di trovare una possibilità di scampo nei sottopassaggi della stazione, fu atrocemente fatale.

Prima crollarono le uscite a causa di due bombe e successivamente, a poca distanza, un vagone che trasportava una cisterna di  benzina venne colpito da una scheggia. Il carburante fuoriuscito prese fuoco e si infilò,  riversandosi nei varchi formatesi, nel sottopassaggio che era gremito di persone già in preda al panico in quanto intrappolato e senza una via di uscita. 

Ecco compiuta l'ecatombe!  

Non si conobbe mai il numero esatto dei morti: 300-400 fu la stima approssimativa tenendo presente anche le vittime per il crollo della struttura.

Si ricordano azioni eroiche compiute da   ferrovieri che consentirono di ridurre il numero dei morti.

Foggia subì 14 incursioni aeree che causarono lutti e distruzioni; si protrassero sino a settembre del '43, anche dopo la data dell'otto settembre.

Interessante ciò che evidenziò MICHELE SFORZA in "La città sotto il fuoco della guerra" Edizioni U.Allemandi -Torino 1998 :

Ufficialmente i morti furono 20.298. Sicuramente mai 
si conoscerà la cifra reale, forse sono tanti, forse no. Sta di 
fatto che la storia di Foggia, medaglia d’oro al valor civile
 nel 1959 e medaglia d’oro al valor militare nel 2007, 
venne sistematicamente ignorata 
dalle autorità(57) e dagli organi di informazione 
del periodo. Inoltre non vi è mai stato un consenso 
unanime da parte degli storici
 sul reale numero delle vittime.
 Rimane comunque il fatto che la città fu tra le più 
colpite in assoluto da armi convenzionali.

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