Considerazioni personali nel quotidiano incedere della vita. Contrastare lo stucchevole potere intimidatorio del politically correct che appiattisce tutto al livello più semplice e più basso e tenta di zittire ogni differenza. Contro la globalizzazione dei cervelli.
sabato 18 settembre 2010
A proposito del terremoto :rappresenta una connotazione antropologica del foggiano, l'inazione (inerzia, ozio) ed il fatalismo?
Uscendo dalla fredda logica della cronaca, ha destato in me molta curiosità ed interesse la considerazione fatta a proposito
dell'evento sismico di ieri ( causa di tanta paura ed in qualche caso panico) da parte del professor Saverio Russo, docente
di storia moderna alla facoltà di lettere dell'università di Foggia.
Egli infatti sostiene "...Come altri eventi della città, il terremoto ha contribuito nel lungo periodo a conformare un modo di pensare
del foggiano.Una sorta di connotazione antropologica per cui si crede di essere nel buco nero della storia della natura che si manifesta
o sotto forma di terremoto, di bombardamenti e chissà oggi potremmo dire anche sotto forma di dissesto.Ciò ha contribuito a quel fatalismo,
all'inazione che è uno dei tratti del foggiano".
Una domanda ai foggiani: vi riconoscete in questo profilo fatto dal professor Russo?
Io foggiano doc, non mi ci riconosco.
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