domenica 23 maggio 2010

Passeggiando per Foggia.


Oggi è domenica ,una bella serata primaverile, si sente nell'aria il tipico odore del tempo di maggio,è il periodo delle rose e dei fiori sbocciati ; ho deciso di fare, in compagnia di mia moglie, una passeggiata .
Dalla periferia, dove la presenza della vicina campagna, ti fa percepire questi odori siamo passati al centro. La cosa che accomuna la periferia ed il centro è la scarsa manutenzione di strade e marciapiedi e la sporcizia:cassonetti stracolmi di immondizia (ormai non è una novità) in tutte le zone , siringhe usate, panchine sporche dove bisogna avere una buona dose di coraggio per sedersi sopra. Tralasciando i bambini che giocano nella centralissima Piazza Umberto Giordano a palla distruggendo le aiuole, e che si arrampicano sulle statue che raffigurano le opere del nostra grande maestro concittadino, sotto gli occhi beati dei loro genitori.
Ma la goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata una cabina telefonica in pieno centro (via Conte Appiano) completamente distrutta da un gratuito atto vandalico.
Mi è venuta subito alla mente una definizione di "senso civico": <...un atteggiamento di fiducia negli altri
orientato alla disponibilità a cooperare per il miglioramento della società in cui si vive...>
Evidentemente a Foggia, che è alle prese,( al pari di altre realtà del sud ) con una grave crisi economica, sociale e politica, questo senso civico è diventata una cosa obsoleta,lontana da noi,presi da mille problemi, un qualcosa che non riguarda noi,anche perchè risulta essere molto più semplice addossare le colpe di tutti i mali agli altri.
Al politico che non amministra,al vicino di casa,agli altri che hanno cattiva educazione etc.
L’educazione civica, il rispetto degli altri , l’idea di una città gentile sono temi importanti. La qualità ambientale di una città si riflette come in uno specchio nella sua qualità civile e viceversa. La ricchezza o scarsità di “capitale di civismo” in una comunità incide in modo rilevante sulla qualità della vita dei suoi cittadini. In strada, sull’autobus,nel corretto utilizzo e rispetto delle cabine telefoniche, negli uffici, mentre si fa la spesa o si attende in fila: mille sono le occasioni di incontro con la cortesia o la maleducazione. Occasioni che, rendono più piacevole o più pesante la vita quotidiana di ognuno, condizionano gli stati d’animo, generano allegria o malumore.
In conclusione, stasera sono tornato a casa incazzato e con un grande malumore,percependo intorno a me una città verso la quale non sento più un genuino senso di appartenenza.

(SV)

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