martedì 13 maggio 2025

Leone XIV e la "Rerum Novarum". Sono qui le radici della destra sociale.

 





Con la elezione di Papa Leone XIV è tornata di attualità l'enciclica "Rerum Novarum".

Fu Papa Gioacchino Pecci (Leone XIII) a pubblicarla il 15 maggio 1891, esattamente 134 anni fa.

Ci sono aspetti rilevanti che ci aiutano a comprendere l'importanza non solamente di natura sociale di questa enciclica.

Nel periodo in cui fu pubblicata si faceva sempre più spazio il Movimento Socialista con tutto il suo bagaglio, tendente a difendere la classe lavoratrice sfruttata in un contesto storico da seconda rivoluzione industriale  con nuove problematiche sociali da essa scaturite. La chiesa , attraverso il suo pontificato, seppe mettersi all'ascolto delle sofferenze del proletariato  per poter arginare il monopolio di un socialismo che aveva tanto di ateo. In altri termini  cercò di sottrarre il mondo operaio al mondo socialcomunista.

Con questa enciclica la chiesa venne meno alla concezione della proprietà come diritto naturale e tendente ad applicare il concetto divino di gerarchia a tutto vantaggio delle classi abbienti. Una svolta radicale. 

Capisaldi dell'Enciclica  sono rappresentati dalla dignità del lavoro, dal diritto alla proprietà privata, la giustizia sociale che ponga in essere non solo i diritti dei lavoratori, ma anche le esigenze dei datori di lavoro.  (superamento della così detta "conflittualità permanente") 

Ecco sa ebbe a dire Giovanni Paolo II nel Maggio 1991 a proposito della Rerum Novarum.

“Si può giustamente parlare di lotta contro una sistema economico inteso come metodo che assicura l’assoluta prevalenza del capitale, del possesso degli strumenti di produzione e delle terra, rispetto alla libera soggettività del lavoro dell’uomo. A questa lotta contro un tale sistema non si pone, come modello alternativo, il sistema socialista, che di fatto risulta essere un capitalismo di Stato, ma una società del lavoro libero, dell’impresa e della partecipazione. Essa non si oppone al mercato, ma chiede che sia opportunamente controllato dalle forze sociali e dallo Stato, in modo da garantire la soddisfazione delle esigenze fondamentali di tutta la società”. 


-Cosa c'entra la Destra con tutto ciò?

La Destra Sociale trae da questi presupposti una via che coniuga la giustizia sociale con la tradizione, la gerarchia e l'organicità. Una classificazione da "terza via" alternativa al socialismo ed al capitalismo.

La socializzazione agli utili dell'azienda rientra in tale contesto.

E' il diritto dei lavoratori a collaborare con la gestione delle aziende, con lo scopo di migliorare il loro benessere economico e sociale , nel rispetto delle esigenze della produzione. 

Art.46 della Costituzione.

--------

In conclusione Destra Sociale e Destra conservatrice possono tranquillamente convivere . 

@salvatorevalerio

domenica 11 maggio 2025

8 e 9 giugno 2025: una questione di "quorum".


 Art.75 della costituzione.

500.000 cittadini o 5 Consigli regionali, possono proporre all'intero corpo elettorale

"l'abrogazione totale o parziale, di una legge o di un atto avente valore di legge".

Perché il referendum sia valido deve essere raggiunto il "quorum" di validità.

Cioè devono partecipare al voto la maggioranza degli aventi diritto . 
Hanno diritto a partecipare ai referendum tutti i cittadini chiamati ad eleggere la Camera dei Deputati.

Insieme ai 4 quesiti referendari che riguardano il lavoro, spicca quello che riguarda la cittadinanza.
Crescono le polemiche per le richieste da diversi esponenti del Governo, tra questi il Presidente Ignazio La Russa, che invitano all'astensione.
A tal riguardo bisogna essere onesti e chiari. La pratica dell'astensione come strumento per boicottare un referendum è una costante utilizzata dalla politica italiana. Anche dal versante  sinistro.
Potrà sembrare stucchevole ricordare alcune date prese come riferimento, ma tant'è.

Giugno 2003. Referendum sull'art.18 dello statuto dei lavoratori.
"siamo contrari dall'andare a votare! P. Fassino" 
Meglio andare in profumeria! Aggiungo io. (battutaccia)

2009 Referendum sul sistema elettorale.
Rifondazione Comunista, Sinistra e libertà: "faremo fallire il quorum".

2016 - Trivelle.
Matteo Renzi , Presidente del Consiglio e Leader del PD :
"l'astensione ad un referendum che ha il quorum é sacrosanta e legittima".

Anche il Presidente Napolitano parlava esplicitando che "la non partecipazione al voto per un referendum abrogativo é 
un modo di esprimersi sulla inconsistenza della iniziativa".

Quindi, l'invito all'astensione da parte del centro-destra rientra nella tradizione della politica italiana verso i referendum abrogativi.
Nulla di antidemocratico , ma una maniera legittima in cui si è trovata spesso la politica nazionale sui referendum che necessitino del quorum.
In conclusione, nessuno dia lezioni di moralità o di costituzionalità, cose che la sinistra é abituata a fare solo nei confronti della sua parte politica avversa.
Dopo tali polemiche non è difficile comprendere il motivo della evidente  disaffezione al voto, da parte di una grossa percentuale di cittadini. 
@salvatorevalerio


 


       

Più popolari