mercoledì 30 aprile 2025

LAVORO. Mattarella :salari troppo bassi. Ci sono comunque notizie confortanti sull'economia e sul lavoro.


 Alla vigilia del primo maggio, nei titoloni dei maggiori quotidiani campeggia il monito del Presidente Mattarella sui salari italiani troppo bassi. Alla buon'ora! 

Il problema della questione salariale è una delle cause della crisi della sinistra che ha governato l'Italia per lunghi anni e che ha sin qui vissuto di ideologia sui diritti.

Fa una certa impressione che il Presidente della Repubblica si ricordi, della problematica salariale, dopo due anni e mezzo di governo Meloni.

Fare una analisi sui motivi di questo problema non è cosa che si può banalizzare con ragionamenti superficiali. I motivi sono molteplici. La sinistra ed il suo mondo sindacale coglie l'occasione per  riaccendere la guerra del salario minimo ritenuta l'unica soluzione al problema.

Invece, ascoltando chi capisce di economia, dovrebbe essere la produttività e la crescita i riferimenti capaci di far ripartire i nostri stipendi. Ci sono state  scelte sbagliate che hanno causato l'attuale problematica salariale tra queste c'è  il "reddito di cittadinanza", uno scriteriato modello che ha elargito danaro a pioggia senza prevedere provvedimenti su una eventuale formazione lavoro.

Questo è un problema che è stato rimosso da una certa politica e dai  Sindacati, quest'ultimi inclini solo a utilizzare la gestione del problema a suon di slogan.

I numeri dell'Ocse:  i redditi dei lavoratori italiani -a parità di potere di acquisto- dal 1991 al 2023 sono scesi del 2,3%, contro un aumento del 30% degli altri paesi. Questi numeri non evidenziano che la singola ora lavorata oggi è pagata meno di quanto fosse nel 1991. Ciò che è cambiata è la struttura del mercato del lavoro, in peggio. E' aumentata la percentuale di lavoratori stranieri, con condizioni al ribasso. Aumentata notevolmente anche l'esternalizzazione dei servizi. Abbiamo evidenziato queste mutazioni nella struttura del mercato lavoro, che insieme ad una crescita salariale modesta, spiegano il motivo per cui  l'indicatore Ocse è sceso in media. A tutto ciò mettiamoci pure i "contratti pirata" sottoscritti da sindacati poco rappresentativi. Insomma le motivazioni sono molteplici.

Sta di fatto però che ci sono stati negli ultimi tempi, oltre un milione e mezzo  di nuovi contratti a tempo indeterminato. Il tasso di occupazione al 63% , il più alto di sempre. Scende il tasso di disoccupazione tra i giovani (tra 15-24 anni), con un calo di 7 punti percentuali rispetto al 2022.

Per fortuna per l'attuale governo il lavoro non è uno slogan , ma qualcosa di concreto.

Inoltre i dati ISTAT dell'economia italiana segnalano una accelerazione.

 Nel primo trimestre 2025 certificano un +0,3% che è da considerarsi una crescita positiva migliore, rispetto ad altri paesi europei. Se lo rapportiamo al primo trimestre 2024 è un + 0,6%. 

Si può fare di più? Certamente si DEVE fare di più ricordando, in primis, la sicurezza sul lavoro. 

Buon primo maggio!  

@salvatorevalerio


 

venerdì 25 aprile 2025

Foggia. Monumento ai caduti civili del '43 nei pressi del Terminal di Piazza V. Veneto.

 Foggia. Procedono i lavori.


Ecco finalmente il Monumento ai caduti civili del '43!

Come giustamente rimarcato dagli Amici del Comitato Vittime dei bombardamenti del '43:




 E' un debito d'onore nei confronti delle migliaia di caduti nella triste e drammatica estate del 1943.

In quei giorni drammatici la città fu distrutta nel 70%. Ci Furono decine di migliaia di civili morti. 

Debito di onore che oggi viene tributato finalmente attraverso la posa in opera di un  monumento a ricordo dei civili che persero la vita sotto i bombardamenti  posti in essere da parte di coloro che successivamente 
divennero nostri alleati . L'opera è stata ideata dall'artista foggiano Alfredo Romagno. È posta nell'area "Terminal" in Piazzale Vittorio Veneto. 
 Nella foto l'artista autore del Monumento.               


venerdì 4 aprile 2025

Foggia calcio: un patrimonio da tutelare o da far scomparire?


 Approfittiamo della sosta per esternare qualche considerazione in seguito agli accadimenti avvenuti subito dopo la vergognosa prova di Caserta da parte di Nicola Canonico.

Il calcio, è risaputo , racchiude in sé quasi sempre sorprese.
La medesima cosa accade nel suo ambiente . 
Parlando del Foggia calcio chi avrebbe mai immaginato
 dopo la presentazione in pompa magna  della squadra ad inizio di stagione ,che ci si sarebbe trovati a quattro giornate dal termine, invischiati in zona retrocessione?
Chi avrebbe mai immaginato il disimpegno ( anche se da parte della tifoseria era auspicato) del Patron Nicola Canonico?
Ed eccoci ad un bivio. 
Entro il 16 aprile se non si farà avanti nessuno la società non sarà iscritta al prossimo campionato prescindendo dalla categoria.
Apriamo una parentesi . Nelle ultime ore sono apparse le dichiarazioni della Pintus che ha evidenziato le inesattezze esternate da Canonico. C'è di più, pare che tutto ciò che attiene gli aspetti di natura amministrativa, paventati da Canonico, non siano lineari. 
In altri termini ci sono degli obblighi a cui non potrebbe sottrarsi.
Intanto iniziano a girare i primi nomi : Sannella ( chi si rivede), cordate di imprenditori ( veri o presunti), si parla anche dell'interessamento di Gennarino Casillo, figlio del Patron Don Pasquale Casillo artefice con Zeman dell'ultima promozione in A.
Nulla di ufficiale e neanche di ufficioso, intanto la fatidica data si avvicina.

I tifosi rossoneri.
In questo contesto c'è da mettere in conto l'umore della tifoseria che si sente presa in giro , anche alla luce dell'ultima conferenza stampa nella quale l'ex Patron, annunciava il disimpegno, rinnegando tutto ciò esposto in quella precedente di un paio di settimane fa.
Diciamola tutta non c'è mai stato feeling tra la proprietà ed i tifosi e non certo per colpe loro. Infatti i 4000 abbonati di questo anno (non pochi in serie C) , parlano chiaro. Hanno rappresentato una risposta chiara a Canonico, tante speranze che poi hanno sbattuto il muso contro il muro della realtà.
Non bisogna dimenticare cosa è il calcio in una realtà di provincia come la nostra. Una sorta di riscatto sociale con ricadute positive in termini di immagine, di identità, aggregazione ed anche di risveglio economico. In generale tanti aspetti che attualmente , ma anche nel passato sono stati materia di studio per molti analisti e studiosi di sociologia. Non è un caso che lo scorso 19 marzo è stato presentato alla camera dei deputati un video "Sopra le barriere" : inclusione e riscatto sociale attraverso il calcio. In questa iniziativa si evidenzia come il calcio può favorire l'inclusione anche in ambienti problematici come quelli del carcere.

Insomma il calcio e lo sport in genere giocano un ruolo sociale di primaria importanza a maggior ragione nella nostra città in cui si mettono in risalto solo aspetti negativi. 
A questo punto la domanda a cui dovremmo dare risposta è questa:
"Con tutte le problematiche che abbiamo in città è giustificato dare tanto risalto alla squadra di calcio"?
Per tutto ciò che abbiamo elencato in precedenza la risposta non può che essere  "Si".
Il Foggia calcio, una società centenaria con un  blasone di tutto rispetto, è da considerarsi un patrimonio di tutta la città, un simbolo  non solo  da tutelare ma da implementare.

Salvatore Valerio

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