domenica 26 giugno 2016

BREXIT.L'Europa Unita e coesa esclusivamente su presupposti economici è destinata a fallire.

L'Europa Unita è nata da un progetto politico e culturale prima che economico.
Ma così non è nella realtà.
Quando si perde la Sovranità Nazionale e  non si può intervenire direttamente  su problematiche che attengono il futuro di un intero Stato  allora vuol dire che i presupposti politici culturali hanno lasciato spazio a quelli economici.
Qualche giorno fa la maggioranza del popolo inglese si è espresso contro l'entrata in Europa.
17.410.742 si sono espressi a favore della Brexit.
Non gioisco ma non sto a lutto per questa scelta popolare che fa emergere tutte le contraddizioni e gli errori da una scelta dettata da una elite economica che ci ha imposto l'euro e tutto il resto e che vede come Nazione di riferimento, di traino la Germania.
L'Europa da madre a matrigna che detta legge, dà pagelle, impone  quanto deve essere la circonferenza della pizza, quanto latte, si deve produrre e a  quanti anni si deve andare in pensione.
Ho seguito attentamente come le personalità politiche e gli osservatori accreditati hanno valutato questa scelta.
Personalità come Saviano , paladino della democrazia e della libertà ha avuto parole di fuoco verso chi liberamente ha scelto di uscire fuori dall'Europa.
Ha affermato "siamo sicuri che ha vinto il popolo? Me lo ricordo il popolo del 1938 acclamare Hitler e Mussolini....";
Ho letto anche di" Nonni  che sgambettano le nuove generazioni"... perchè le persone mature sono state l'ago della bilancia ;
e poi " ma è giusto dare l'esercizio di voto a tutti su questi aspetti così delicati?"
I democratici che diventano aristocratici in un batter baleno.
Come se venisse messa in dubbio la Democrazia e tutto quello che ne scaturisce.
In pratica per determinati ambienti politici ( sempre gli stessi) quando non prevale il loro pensiero che è giusto senza se e senza ma , si grida al complotto e a screditare moralmente e politicamente chi non la pensa come loro.
In democrazia il popolo è sovrano ...SEMPRE!
Che l'Europa debba cambiare passo ormai è fuori dubbio, mi sarebbe piaciuto sentire qualcuno a tal riguardo proporre qualcosa di nuovo e di come venir fuori da questa situazione paludosa.
Erano belli e solamente utopici i Valori che auspicavano un tempo?
E' venuto meno il concetto di Europa dei Popoli e dei Campanili dove la coesione dovrebbe essere culturale morale e sociale e non esclusivamente economica?
Secondo me questa Europa cosi come è stata  impostata non va.
E' come un corpo senza un' anima.
 Dov'è finita l'Europa Nazione con le sue tradizioni e la sua cultura ultra millenaria?

Salvatore Valerio

venerdì 17 giugno 2016

Omicidio Cox. Gesto ripugnante ed efferato ma qualcosa non torna.

L'efferato omicidio della giovane laburista Jo Cox alla luce del Referendum inglese sta assumendo il tono di una grossa speculazione mediatica. Pare che l'assassino sia una persona fuori di testa , un tempo si diceva matto da manicomio.
Si sfrutta ( è una mia sensazione) un evento drammatico per poter risalire la china nei sondaggi che pare siano a tutto vantaggio degli antieuropeisti. Se poi dobbiamo fare i political correct possiamo dire ogni cosa. Anche quella di pensare che sia una vittima del clima d'odio e di violenze (?) , ma da parte di chi ? Di chi dissente? Questo evento drammatico mi sembra studiato a tavolino da parte dei "poteri forti " che perderebbero consensi e potere con l'uscita dell'Inghilterra dall'area euro.
Omicidio di Stato? (SV)

lunedì 13 giugno 2016

Orlando :la strage degli innocenti.

Era il 1995 e successivamente il 2000 .
Io c'ero  alle due convention mondiali con una importante Azienda multinazionale  farmaceutica quella con la quale ho collaborato per oltre 20 anni come Informatore Scientifico.
Orlando in Florida  era sede di queste importanti riunioni.
Spazi enormi , parchi di divertimento ( quello di Disney il più famoso) , zoo con animali in cattività,
la sede cinematografica  dove si girano film importanti ( Universal Studios), mega centri commerciali in cui ho riscontrato la presenza di  molti commercianti corregionali di Barletta, Canosa, Cerignola insomma un ambiente dinamico che emana gioia e  rappresentante l'America opulenta e liberista prima della fatidica data dell'11 settembre.
Oggi Orlando mi ricorda una strage di innocenti.
Oggi Orlando mi evoca molta tristezza per le tante persone innocenti morte;e la pazzia umana di una persona , di un essere umano (?) che si sente Dio con un'arma tra le mani .Un'arma consegnata con troppa leggerezza.
Pare che le persone morte siano gay e molti lo rimarcano.
Rimarcarlo mi sembra un inutile esercizio di cronaca .
Etero o gay fa differenza?
Una cosa è certa: sono morte dei poveri innocenti, e tutto questo mi indigna e rattrista.
Tutto il resto conta poco e non allevia la tristezza..

Salvatore Valerio

mercoledì 8 giugno 2016

È una partita di calcio e non la guerra!

Ahi Pisa, vituperio delle genti | del bel paese là dove 'l sì suona, | poi che i vicini a te punir son lenti, | muovesi la Capraia e la Gorgona, | e faccian siepe ad Arno in su la foce, | sì ch'elli annieghi in te ogne persona! (Divina Commedia)

Quando una partita di calcio diventa una guerra! Si è voluto a tutti i costi da parte del Pisa caricare più del dovuto con inutili tensioni una partita di calcio , che vale la promozione in B , ma resta pur sempre una partita di calcio. I toscani si sa che sono tipini particolari ed i pisani ancor di più .Hanno vinto con merito la prima partita e nonostante tutto hanno avuto nei confronti degli ospiti e della squadra foggiana un atteggiamento irriguardoso per non dire poco ospitale. L'apice si è avuto quando fu aggredito il Bus che portava la squadra a casa e successivamente fu aggredito anche un calciatore. Ovvia la reazione di sdegno dei foggiani .
A questo punto continua da parte dei pisani la provocazione: ci si inventa che un fantomatico albergo di Foggia abbia rifiutato la squadra. Cosa smentita categoricamente. A questo punto è chiara la strategia dei nostri avversari e cioè caricare di tensioni una partita che per loro ( ma probabilmente anche per noi) è la partita della vita. Evidentemente sanno , sebbene abbiano vinto la prima partita , di essere inferiori tecnicamente  e di andare ( così come noi tifosi auspichiamo ) incontro ad una bella scoppola.
Un po' di benzina sul fuoco l'ha sta lanciando anche il cosi detto Osservatorio che ha fatto slittare a Venerdì l'acquisto dei biglietti, facendo innervosire ulteriormente l'ambiente.
Ricordiamoci tutti che è pur sempre una partita di calcio...
L'auspicio è che questa superiorità la si dimostri non solo in campo ma anche sugli spalti con un comportamento civile , sportivo e corretto non accettando alcuna provocazione.
Forza Foggia!
                                                             Ridiamoci sopra!


Salvatore Valerio

domenica 5 giugno 2016

Foggia calcio: mancano 180 minuti.

Oggi è il giorno della finale che durerà 180 minuti .

In 180 minuti è racchiuso il verdetto; si va in serie B oppure si resta ancora nell'inferno della lega pro.
Penso che a questo punto, qualsiasi sia il nome della squadra avversaria conti poco , chi arriva alla finale dei play off ci arriva con pieno merito. Il Pisa sicuramente un ottima squadra con un allenatore (Gattuso) che ne incarna la giusta grinta e  l'agonismo, ma penso che tecnicamente siamo più forti noi.

Il Calcio può racchiudere sorprese , è bello ed affascinante per questo . E' fatto di circostanze particolari e avvolto  da imponderabilità.

Il Foggia la partita la dovrà giocare nei 180 minuti , con la massima consapevolezza di avere i mezzi tecnici per poter fare il salto di categoria. L'unico avversario del Foggia sarà il Foggia stesso!
A prescindere di come andrà a finire mi rende molto felice vedere intorno alla squadra della mia città un interesse che ripropone (anche se nel calcio) una identità , un orgoglio di appartenenza cose ormai sopite da tempo. Strade inghirlandate di vessilli e bandiere con i nostri colori , vetrine debitamente allestite con suppellettili rossoneri, insomma un tripudio una festa che pervade tutto e tutti.
Un grande desiderio di poter festeggiare!
Senza poi tener presente i tanti tifosi, fuori città per varie vicissitudini, che   vivono con trepidazione questo momento e che denota un attaccamento alle proprie radici mai reciso.
 Rifiutiamo il concetto, più volte a torto ribadito sui social , che si tratti solo di tifoseria
occasionale. Da sempre la squadra del Foggia ha avuto un bacino di decine di migliaia di tifosi , mi sembra ovvio direi fisiologico che quando una squadra gioca bene e vince l'interesse e la partecipazione aumenti al pari dei risultati raggiunti.
Adesso ...al  campo il responso. A noi non resta che gridare ed incoraggiare .
Forza Foggia!
 Forza Satanelli!

Salvatore Valerio

venerdì 3 giugno 2016

RAI : servizio pubblico di stato o al servizio di un regime?

Una cosa è certa ! Ieri 2 giugno 2016 per la RAI , per quello che un tempo veniva chiamato servizio di pubblica utilità che paghiamo noi , è stata una giornata da dimenticare .
Ma cosa è accaduto ? È accaduto che un servizio pubblico che dovrebbe essere imparziale, quindi non di parte è caduto miserevolmente in un servizio di "Regime".
Lo si è potuto constatare a reti unificate. Porta a Porta con il "Vespone " nazionale che celebra il voto alle donne , ricordando le candidate donne che corrono a Roma , dimenticando la Meloni.
Poi il geniale  Benigni che nel ricordarci che la Costituzione Italiana  ( un tempo un dogma che si doveva  accettare così com'era perché a volerla cambiare era l'ex Cavaliere  ) adesso invece va modificata e lui sosterrà al Referendum di ottobre le ragioni del SÌ . Renzi, il nostro  ( o vostro? )
Presidente del Consiglio gongola in quanto piano piano si sta affermando in Italia il pensiero unico , che poi è il suo.
Il pensiero di chi non è stato eletto dal Popolo ma messo lì dai Poteri Forti grazie ad un ex comunista di nome Napolitano .
Ieri doveva , poteva essere una giornata di condivisione , di libertà.
È stata invece una giornata da dimenticare alla faccia della libertà e della democrazia.

Salvatore VALERIO .



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