martedì 30 marzo 2010

Il centro destra vince queste regionali.


Patetico Bersani che si arrampica sugli specchi facendo paragoni con europee,politiche, amministrative etc.
La sinistra ha perso regioni come: Veneto,Piemonte,Lombardia,Campania,Calabria,Lazio.
Molti si aspettavano l'effetto francese dove la sinistra batte nettamente la destra al primo turno delle elezioni regionali , dove la politica di Nicolas Sarkozy è stata sanzionata in maniera molto pesante .
Invece in Italia il governo gode di ottima salute se è vero, come è vero che il centro destra ha vinto queste elezioni regionali che erano considerate dagli osservatori politici come una sorta di referendum pro o contro il governo.
Certamente la maggioranza ha avuto una nuova legittimazione, e non la sconfessione che gli avversari speravano di veder spuntare.
Adesso si avranno tre anni , per poter andare avanti e non ci saranno più alibi da accampare per l’incapacità di fare le riforme o per le decisioni non prese: il centrodestra deve governare davvero e dare un segnale positivo al suo elettorato.
Il Pd, dal canto ,suo non ha ancora trovato un suo equilibrio . E sembra costretto a guardare a una sinistra estrema che clona spezzoni radicali, come le liste del comico Grillo. Con questa opposizione Berlusconi va a nozze!
Da non far passare in sordina la questione dell'astensionismo. Un aspetto sul quale
a mio avviso tutti dovranno riflettere.Il 7 per cento in meno di elettori rispetto al 2005 rappresenta un avvertimento da non sottovalutare. Il fenomeno ha colpito maggioranza e opposizione e evidenzia che si tratta di una disillusione verso entrambi gli schieramenti.

SV

sabato 27 marzo 2010

Foggia e la "monnezza".



Foggia:raccolta dei rifiuti a rischio.
All'Amica 70 dipendenti in congedo elettorale.
Siccome la città di Foggia è molto pulita , può permettersi pure il lusso di avere 70
dipendenti in congedo elettorale.
Che schifo!
FOGGIA CAPITALE DELLA MONNEZZA!

Salvatore Valerio

martedì 23 marzo 2010

Monito della Cei sulle prossime elezioni regionali.


Se scende in campo la Cei per consigliare di votare per la vita e contro l'aborto,
evidentemente qualcosa è accaduto. E' accaduto, per esempio, che a Roma, il centro globale della cristianità, si scontrino due mondi. Il mondo del relativismo del"crimine incommensurabile" della "ecatombe progessiva" e progressista, aggiungo io, e il mondo della vita ,in una visione cattolica entro la quale si ergono quelli che sono ritenuti i valori fondanti della società tradizionale .Società dove il matrimonio tra uomo e donna rappresenta un punto fermo.
La "società intera" è chiamata a un esame di coscienza "a schierarsi col favor vitae". Nel suo intervento il Cardinale Bagnasco parla anche di "una idea alta della politica", e di scrollarsi di dosso l'idea del "declino inevitabile" e ritrovare
piuttosto "l'energia morale" mostrata dagli italiani in altre occasioni, come il dopoguerra.

In questo appello risulta essere anche esplicito l'invito ad non astenersi dal voto in quanto è considerato un "fatto qualitativamente importante che in nessun caso converrà trascurare". Speriamo che questo appello non cada nel vuoto.
Salvatore Valerio

lunedì 22 marzo 2010

La campagna per le regionali 2010.


Ormai siamo giunti alla ultima settimana di questa campagna elettorale.
Fino ad oggi è stata una delle campagne elettorali tra le più strane.
Eppure c'era da dire e da fare tanto.
La magistratura, in verità, si è data molto da fare...
Si è badato sino ad oggi ad apparire. Ormai i candidati ritengono che quanto più si
appare su giornali, televisioni, manifesti tanto meglio potranno ottenere delle buone performance. Per quanto riguarda i contenuti del comunicare è meglio stendere
un pietoso velo. Con esclusione di qualche raro esempio, c'è stato un appiattimento molto generalizzato verso il basso.
Di un candidato in particolare voglio rimarcare il cattivo gusto: "perchè non finisca a tarallucci e vino" lo stesso si è superato in : "mandiamoli al diavolo"
con tanto di figure luciferine. Evidentemente nessuno ha riferito a questo giovane
candidato che anche lui è tra quelli da mandare al diavolo . Lui si vorrebbe differenziare dagli altri ma non elenca una, e dico solo una di queste "diversità"
che dovrebbero farlo considerare migliore di altri se non una immagine giovanile.
Ma non basta.Per tale ragione ritengo che molti lo manderanno , in quel posto dove lui vorrebbe mandare altri cioè "al diavolo". Meglio educarli subito da giovani sennò col tempo possono far danni.
Le apparenze , dicevo, e i contenuti e quelli che un tempo venivano chiamati "i programmi"? Latitano . Si brancola nel buio più nero. Poi , però, non venissero a lamentarsi dell'astensionismo , che sarà il partito che avrà guadagnato più punti in percentuale.

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